Autori: de Polo G, Romaniello R, Otim A, Benjamin K, Bonanni P, Borgatti R.

Titolo originale: Neurophysiological and clinical findings on Nodding Syndrome in 21 South Sudanese children and a review of the literature

Rivista: Seizure. 2015 Sep;31:64-71

Impact Factor 2014: 1.822

 

Sulla prestigiosa rivista scientifica SEIZURE, una delle più importanti a livello mondiale nel campo dell'epilettologia, è stato recentemente pubblicato un articolo che nasce dal lavoro svolto presso il servizio di cura dell'epilessia di Usratuna (La Nostra Famiglia) di Juba, in Sud Sudan. Il servizio è sostenuto da OVCI e cura più di 2000 pazienti all'anno, unico servizio presente nel paese africano dedicato a questa grave malattia neurologica. Ebbene, proprio dall'eperienza e dal lavoro svolto dalle dottoresse Annamary Otim e Karlina Benjamin con la consulenza del dr. Gianni De Polo e Renato Borgatti, nasce questo articolo intitolato: " Caratteristiche neuropsicologiche e cliniche della Nodding Syndrome in 21 bambini sud sudanesi e revisione della letteratura". La Nodding Syndrome è una encefalopatia evolutiva che colpisce bambini tra 5 e 15 anni a che causa un progressivo deterioramento psicofisico, con associate crisi epilettiche di vario tipo tra cui appunto le crisi di nodding ossia di lenta caduta in avanti del capo. Questo studio conferma la gravità della malattia, soprattutto evidenzia le gravi alterazioni elettroencefalografiche correlate ad essa e la necessità assoluta di impostare una corretta terapia antiepilettica per questi bambini, al fine di migliorare nettamente la loro qualità di vita. L'augurio degli autori dell'articolo è che esso contribuisca ad attirare l'attenzione su questa gravissima malattia. Inoltre questo studio mette in risalto il lavoro fondamentale svolto da OVCI in questo poverissimo Paese dell'Africa, il fatto che tale lavoro è portato avanti in gran parte da operatori africani e che Usratuna è di fatto un centro di eccellenza, nel contesto locale, di diagnosi e cura dell'epilessia.

Per contattare il primo autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per leggere l’articolo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Torna all’indice